G.F.Herbart (1776-1814)
= oltre i fenomeni ci sono i “reali” semplici e immutabili che urtano tra loro,entrano in relazione, si respingono quando sono opposti (perturbamento) e reagiscono poi mirando alla propria autoconservazione (realismo pluralistico). Anche l’anima e’ un gioco
di rappresentazioni che urtano tra loro,si attraggono, si respingono. L’io? Una meccanica delle rappresentazioni simili o contrarie in attivita’ (appercezione) perche’ motivate da interesse.
Meccanicistico, certo, ma
nell’ appercepire c’e’
“volonta’ stimolata” e interesse: cio’ che fa dell’uomo un
essere unico…volontà, interesse, libero arbitrio…
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