Anche
PITAGORA(Samo VI-V sec. a.C.) separa i suoi numeri (principio di tutte le cose) in pari
e dispari, opposti e necessari in continua dinamica alternanza.
Esistiamo-quindi-perche’ esistono dinamiche interne,passaggi da un polo all’altro e, piu’ le differenze sono grandi(come negli OPPOSTI), piu’
il movimento e’ continuo, libero,
vitale.
I
Sofisti (presocratici) sostengono due tesi opposte…ugualmente valide…antilogie &
antinomie.
Aristotele (Tracia n.384 a.C.) ci ricorda che il movimento di conoscenza(per arrivare alla virtu’ etica) si conquista con l’abitudine ma soprattutto con la VOLONTA’.Il giusto mezzo, la medieta’ tra opposti lo trovo con la mia libera volonta’….
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